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giovedì 28 marzo 2013

cosa fare dei calzini spaiati??

Io non so perchè pur stando attenta a avare ho sempre almeno 4 o 5 calze che non si abbinano.. allora stazionano nei cassetti tristi tristi in attesa che ricompaia la compagna persa, o finiscono in pattuniera al cambio di stagione degli armadi.
Quest'anno girando e girando nei vari siti ho avuto una folgorazione.....pupazzi coi calzini BEEEELLLO! poco costoso, di facile e veloce realizzazione e grande effetto!
ecco allora che come regalo alle maestre( sante donne!) dell'asilo del patato, ho fatto dei pupazzini di neve.


la parte sotto è un calzino del papy. il vestito/cappellino, sono calzini piccoli del patatino.
IL naso è uno stecchino colorato e attaccato con un filo di colla a caldo.
Avevo poco tempo così invece di cucirlo ho usato degli elastici......... risultato favoloso!
Mi è piaciuto talmente tanto che volevo andare a comperare altre calze per farne di altri..hahahahahah Mi sono trattenuta in tempo, aspetterò le prossime superstiti alle mie selvagge lavatrici.

Pasqua ..coi lavori di Natale. Gufi sotto vetro

Siamo a Pasqua, ma visto il clima invernale (l'altro ieri nevicava, due fiocchi nè , ma gli ho visti!) presento i miei lavoretti invernali..
Scusa orrenda, in realtà ho lottato per mesi contro iphoto del mac che voleva tenersi tutte le foto. Mi è caduto un mito, io che credevo il mac non crasshasse mai!!!!
comunque, il primo lavoretto l'ho fatto insieme al mio patato.
abbiamo preso dei gufetti fatti a pasta di mais, e anche dei pisellini nel bacello con tanto di occhietti e gli abbiamo messi sotto vetro!!
 Abbiamo utilizzato i vasetti dello yogurt esselunga. con tanta vinavil abbiamo fatto aderire sul fondo un po di muschio e attaccato all'interno i gufetti con la colla a caldo. il tappo lo abbiamo decorato con una cotonina americana e un po di rafia.



Per i bigliettini invece, ho riciclato i sacchetti di carta del frutivendolo, ritagliati con la forbice e zig-zag e sfumati con il color seppia del tampone dei timbri!

Devo dire che come progetto è meno impegnativo di tanti altri, richiede solo più giorni per l'assemblaggio, ma se si dispone di un piano dove poter "dimenticare" le produzioni è perfetto!






venerdì 15 marzo 2013


Hello world 

This is me 
Life should be 
Fun for everyone 
Every now and then 
I'm insecure 
Let me show you life 
Can be so pure 
Seize the day 
Wear a big happy smile 
On your face 
In every life 
A little rain will fall 
That won't change 
My attitude at all 
You are you 
I am me 
We'll be free 
Hello world 
This is me 
Life should be 
Mm mm yeah 
Fun for everyone 
Hello world 
Come and see 
Life should be 
Fun for everyone 
Life is easy if 
You wear a smile 
Just be yourself 
Don't ever 
Change your style 
I like you 
You like me 
Let's have fun be happy 
Look into my eyes and 
Tell me straight 
For you I'll 
Make the whole world wait 
Let me know 
If it's so 
Let it show 
Hello world 
This is me 
Life should be 
Mm mm yeah 
Fun for everyone 
Hello world 
Come and see 
This is me 
Come on baby 
Don't be afraid 
Come on baby 
It's not too late 
Say you do 
Won't you open up the door 
And let me in? 
Dee dee dee yeah 
Dee dee yeah yeah yeah 
Open up the door 
For me yeah yeah yeah 
Mm mm yeah 
Hello world 
This is me 
Life should be 
Mm mm yeah 
Fun for everyone 
Hello world 
Come and see 
Life should be 
Fun for everyone 
Hello world 
This is me 
Life should be 
Fun for you 
Just fun for me yeah 
Fun for everyone 
Fun for everyone



sabato 9 marzo 2013

Chi non ha mai passato interi pomeriggi con le orecchie in fiamme e i capelli ritti in testa chino su un libro, dimenticando tutto il resto del mondo intorno a sè, senza più accorgersi di aver freddo o fame; chi non ha mai letto sotto le coperte, al debole bagliore di una minuscola lampadina tascabile, perchè altrimenti il papà o la mamma o qualche altra persona si sarebbero preoccupati di spegnere il lume per la buona ragione ch'era ora di dormire, dal momento che l'indomani mattina bisognava alzarsi presto; chi non ha mai versato, apertamente o in segreto, amare lacrime perchè una storia meravigliosa era finita ed era venuto il momento di dire addio a tanti personaggi con i quali si erano vissute tante straordinarie avventure, a creature che si era imparato ad amare e ammirare, per le quali si era temuto e sperato e senza le quali d'improvviso la vita pareva così vuota e priva d'interesse; chi non conosce tutto questo per sua personalev esperienza, costui molto probabilmente non potrà comprendere ciò che fece allora Bastiano
 La storia Infinita - Ende


venerdì 8 marzo 2013

she's always a woman
She can kill with a smile 
She can wound with her eyes 
She can ruin your faith with her casual lies 
And she only reveals what she wants you to see 
She hides like a child 
But she's always a woman to me 

She can lead you to live 
She can take you or leave you 
She can ask for the truth 
But she'll never believe you 
And she'll take what you give her as long as it's free
She steals like a thief 
But she's always a woman to me 

Oh, she takes care of herself 
She can wait if she wants 
She's ahead of her time 
Oh, and she never gives out 
And she never gives in 
She just changes her mind 

She will promise you more 
Than the Garden of Eden 
Then she'll carelessly cut you 
And laugh while you're bleedin' 
But she'll bring out the best 
And the worst you can be 
Blame it all on yourself 
Cause she's always a woman to me 

She is frequently kind 
And she's suddenly cruel 
She can do as she pleases 
She's nobody's fool 
But she can't be convicted 
She's earned her degree 
And the most she will do 
Is throw shadows at you 
But she's always a woman to me
Lei può uccidere con un sorriso 
può ferire con i suoi occhi 
può rovinare la tua fede con le sue bugie casuali 
e mostra solo ciò che vuole che tu veda 
si nasconde come una bambina, ma per me sarà sempre una donna 


ti può condurre alla vita, 
ti può prendere o lasciare 
può chiederti la verità, 
ma non ti crederà mai 
e prenderà tutto ciò che sei disposto 
a darle, purché sia gratis 
ruba come un ladro, ma per me sarà sempre una donna 

Oh, si prende cura di sé 
può aspettare se lo vuole, 
è in anticipo rispetto al suo tempo 
oh, non si arrende mai, 
non si dà mai per vinta 
cambia solo idea 

ti prometterà più del Giardino dell'Eden 
poi ti ferirà in modo imprudente 
per poi ridere quando sanguinerai 
ma tirerà fuori il meglio e il peggio di te 
puoi incolpare solo te stesso, 
perché per me lei sarà sempre una donna 

spesso è gentile, e poi improvvisamente è crudele 
può fare come preferisce, non è la stupida di nessuno 
ma non può essere condannata, 
si è guadagnata il suo grado 
e al massimo getterà ombre su di te 
ma per me sarà sempre una donna

giovedì 7 marzo 2013

Gmork: Sei uno sciocco e non sai niente di Fantasia. È il mondo della fantasia umana. Ogni suo elemento, ogni sua creatura scaturisce dai sogni e dalle speranze dell'umanità e quindi Fantasia non può avere confini.
Atreyu: Perché Fantasia muore?
Gmork: Perché la gente ha rinunciato a sperare. E dimentica i propri sogni. Così il Nulla dilaga.
Atreyu: Che cos'è questo NULLA?
Gmork: È il vuoto che ci circonda. È la disperazione che distrugge il mondo, e io ho fatto in modo di aiutarlo. Atreyu: Ma perché!?
Gmork: Perché è più facile dominare chi non crede in niente ed è questo il modo più sicuro di conquistare il potere.
Atreyu: Chi sei tu veramente?
Gmork: Io sono il servo del Potere che si nasconde dietro il Nulla. Ho l'incarico di uccidere il solo in grado di fermare il Nulla. L'ho perso nelle paludi della Tristezza. Il suo nome era Atreyu.
Atreyu: Se tanto dobbiamo morire, preferisco morire lottando. Attaccami Gmork! IO SONO ATREYU!

 - La storia infinita -
Scrivere è come baciare, solo senza labbra. Scrivere è baciare con la mente. Daniel Glattauer - Le ho mai raccontato del vento del nord
Amico mio, non essere come quello che siede presso il suo camino e guarda il fuoco che si spegne per poi soffiare, vanamente, sulle morte ceneri. Non rinunciare alla speranza, non abbandonarti alla disperazione a causa di ciò che è passato, giacché rimpiangere l'irrecuperabile è la peggiore delle umane debolezze. [Khalil Gibran, La Voce del Maestro]